Legionella nell’acquedotto: la vera protagonista dell’estate 2018, ma dobbiamo stare attenti solo a questo patogeno presente nell’acqua?
I numerosi casi che l’anno scorso hanno visto coinvolto questo patogeno hanno risvegliato l’attenzione nei confronti del rischio legionellosi e, più in generale, del potenziale pericolo di contaminazione microbiologica dell’acqua. Oggi, grazie all’esperienza del recente passato e ad una conseguente maggiore sensibilità nei confronti del problema, sul nostro territorio viene messa in atto un’attenta sorveglianza, che permette di intervenire per tempo quando necessario, evitando così di mettere a repentaglio la salute di intere comunità.
Il caso del comune di Cazzago San Martino##IMG0##
“Legionella a Cazzago San Martino, il batterio è nell’acquedotto”: a quasi un anno di distanza, è ancora vivo il ricordo della notizia shock circolata a fine Agosto del 2018.
Durante un’afosa fine estate la notizia dei 3 casi di polmonite provocati da Legionella era risuonato forte e chiaro. L’allerta era massima dopo gli avvenimenti di fine luglio di Bresso e della bassa bresciana infatti, grazie al particolare livello di attenzione indotto dai precedenti, è stato possibile individuare esattamente l’origine della contaminazione: Legionella nell’acquedotto.
Il comune di Cazzago San Martino è intervenuto tempestivamente, mettendo in atto interventi di bonifica per tutte le reti interessate che, grazie alla collaborazione della popolazione, a cui è stato chiesto di non usare l’acqua per alcune ore, hanno permesso una pronta risoluzione del problema, scongiurando il rischio di un evento epidemico.
Per questo motivo il livello di attenzione nei confronti degli acquedotti viene mantenuto doverosamente alto, e l’Ats mette in atto una sorveglianza sempre più stringente e scrupolosa non solo nei confronti della Legionella.
Massima attenzione per l’acqua dei comuni
Negli ultimi anni il numero di test eseguiti per verificare la qualità microbiologica dell’acqua è in costante aumento, questo per garantire un controllo continuo per agevolare la messa in atto di interventi straordinari con lo scopo di evitare epidemie e contaminazioni.
Secondo alcuni dati dell’Ats nel 2016 i test con esito non idoneo sono stati circa 139 in 68 comuni, nel 2017 i campioni non a norma sono stati 136 in 64 comuni, quindi un trend quasi lineare. Il 2018, invece, ha visto aggiungersi rispetto all’anno precedente ben 21 Comuni tra quelli che hanno registrato anomalie nei loro test.
Questo andamento sembra essere stato però invertito con il nuovo anno. Nel primo semestre del 2019 i campioni non conformi sono stati solo 35.
Come riportato da BresciaOggi, secondo i dati Ats sarebbero stati in media 20,66 al mese i campioni non conformi rilevati nel 2018, mentre si scende a 5,83 nel primo semestre 2019.
Non solo esempi negativi
Grazie alla stretta sorveglianza dell’Ats, l’acqua è sempre più controllata e sicura, soprattutto l’acqua destinata all’uso umano.
Nel 2018 circa 84 Comuni hanno registrato la presenza di batteri nei punti di emungimento. Di questi, 70 hanno risolto il problema nel primo semestre del 2019, mentre per 14 la contaminazione si è ripresentata, e questi si sono aggiunti 9 comuni che non avevano riscontrato problemi nel 2018.
Non mancano gli esempi virtuosi: i Comuni di Sulzano e Sarezzo hanno lavorato per garantire la sicurezza microbiologica dell’acqua, e riducendo al minimo il numero di risultati non idonei.
“La qualità dell’acqua è fondamentale, e non deve mai venir meno il controllo a garanzia dei cittadini. I valori negativi riscontrati nei punti di prelievo nel corso del 2018 sono stati azzerati nei primi mesi di quest’anno…” Spiega il sindaco di Sulzano in un’intervista rilasciata per BresciaOggi.
Sanipur, il partner ideale per garantire la qualità della tua acqua
Sanipur, grazie alla sua lunga esperienza in ambito acquedottistico, è il partner ideale per il trattamento dell’acqua, per la bonifica e sanificazione di reti idriche e serbatoi di accumulo dell’acqua destinata ad uso umano.
La divisione acquedotti di Sanipur è in grado di offrire diverse soluzioni, dalle più classiche fino a quelle più innovative e si avvale di un team di esperti capaci di valutare accuratamente la situazione per proporre soluzioni ottimali e personalizzate secondo le specifiche esigenze dell’intervento richiesto.
Ad esempio, una delle innovative soluzioni anti-legionella proposte da Sanipur per la disinfezione in continuo è la monoclorammina, con quello che si può definire “effetto SANIKILL”.
La monoclorammina prodotta con SANIKILL è l’unica in Italia autorizzata secondo il Regolamento Europeo Biocidi (BPR) 528/2012 per il trattamento di acqua potabile (PT5) ed offre:
- Massima stabilità nelle lunghe tratte di acquedotti
- Maggiore copertura disinfettante fino alle utenze rispetto alle soluzioni tradizionali
- Assenza di sottoprodotti (es. THM e HAA)
- Soluzione più efficace contro la legionella
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Per quanto riguarda le operazioni di bonifica e di pulizia delle vasche di accumulo, la soluzione proposta da Sanipur è SaniClean, un processo innovativo ed esclusivo per la disinfezione delle reti di distribuzione e dei serbatoi d’accumulo per l’acqua potabile.
I suoi principali vantaggi sono:
- Sanificazione più efficace: grazie a un tempo di contatto di 15 volte superiore ai metodi tradizionali
- Sicuro in spazi confinati: interventi in sicurezza negli ambienti confinati come da DPR 177/11
- Perfetto per ogni superficie: massima efficacia su qualsiasi superficie, anche le più complesse da trattare, anche nei punti più difficili da raggiungere.
- Fermo impianti ridotto: tempi per l’intervento dimezzati rispetto alle tecniche abituali
- Riduzione dei costi: grazie ad una maggiore velocità di esecuzione
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Fonte:
https://www.bresciaoggi.it/territori/acqua-contaminata-in-un-comune-su-due-1.7500207